Socit Typographique Belge, Bruxelles, 1837-1838. In-8 p. (mm. 239x145), 2 volumi in 1, mz. pelle coeva, tit. oro al dorso, pp. (2),IX,327; (2),343. Prima edizione. Cfr. Cat. Biblioteca Einaudi,5301.Mancano gli occhietti. Jean-Charles-Lonard Simonde de Sismondi (1773-1842), storico, letterato ed economista ginevrino. Lasciata Ginevra nel 1793 per ragioni politiche, si rec in Inghilterra, dove si avvi allo studio dei problemi economici; nel 1794 venne in Italia e si stabil in Toscana, dove soffr persecuzioni perch considerato giacobino, ma ebbe la possibilit di studiare i problemi economici della regione; tornato a Ginevra, fu nominato segretario della Camera di commercio del Lemano. Tenace avversario della politica economica di Napoleone, entr in contatto con Madame de Stal, della quale prese a frequentare il salotto nel castello di Coppet. In economia seguace di A. Smith, ne volgarizz le idee liberiste con l'opera De la richesse commerciale (2 volumi, 1803); la constatazione degli effetti sociali e morali dello sviluppo della grande industria in Inghilterra lo indusse per a reagire tra i primi contro il sistema capitalistico con i Nouveaux principes d'conomie politique (2 volumi, 1819), tanto da farlo considerare tra i precursori del socialismo, sebbene Marx ed Engels abbiano giudicato piccolo borghese la sua visione del socialismo. Fu comunque tra i principali assertori di una politica sociale e sostenne, con originale contributo, l'obbligo per i datori di lavoro di garantire ai lavoratori i mezzi di sussistenza in caso di disoccupazione, di malattia e nella vecchiaia. Scrisse anche tudes sur l'conomie politique (2 volumi, 1837-38). Dal punto di vista teorico importante soprattutto per la confutazione della legge di Say e per la sua teoria della crisi di sottoconsumo (cos Diz. Treccani,XI, p. 350). Aloni al marg. interno; fioriture pi o meno lievi intercalate nel t., ma complessivamente buon esemplare.