Paris Collection Drosera III 1954 In-4° (280 x 185 mm.), pp. 69, (2), 7 acque forti di Jacques Herold, elegante legatura posteriore in mezzo marocchino arancio, dorso liscio, titolo in oro disposto verticalmente con banda mosaicata in pelle gialla, taglio superiore in rosso e giallo che riprende il disegno della legatura, brossura editoriale conservata all'interno. Edizione originale limitata a 119 esemplari e firmati dall'autore e dall'illustratore, uno degli 80 "sur velin du Marais, contenant les eaux-fortes en noire", il nostro è l'esemplare n. 29. Jacques Hérold. Uno dei più importanti surrealisti di origine romena e naturalizzate francese. Jacques Hérold, al secolo Herold Blumer, nacque il 10 ottobre 1910 in una famiglia ebrea di Piatra Neamt, in Romania. Nel 1930 si trasferì a Parigi grazie a una «falsa carta d'identità» e cambiò il suo nome in Jacques Hérold. Si ambientò nella capitale francese, dove divenne assistente e intimo amico di Constantin Brâncu?i. Fece inoltre conoscenza col pittore surrealista Yves Tanguy, grazie al quale venne ammesso al gruppo di André Breton, contribuendovi con dipinti che vennero tenuti in grande considerazione da Raoul Ubac e dallo stesso Breton... Hérold raccontava come spesso, incontrando Breton dopo cena nei caffè, i due disegnassero ogni volta in modo diverso: con la mano sinistra o con gli occhi chiusi, seguendo un tema o utilizzando lo stesso foglio, suddiviso in fasce e fatto passare di mano in mano, coprendo la parte disegnata dal precedente. A partire dalla grande Exposition Internationale du Surréalisme del 1938 a Parigi, fu attivamente presente nelle mostre dei surrealisti in tutto il mondo. Dopo il 1951, separatosi dal gruppo di Breton, il suo stile divenne sempre più astratto e in seguito sarebbe stato associato all’astrazione lirica e al tachismo. Hérold ha dipinto anche copertine artistiche e illustrazioni per oltre ottanta libri, con vivo apprezzamento da parte di Gherasim Luca, Tristan Tzara, Francis Ponge, Julien Gracq, Marquis de Sade, Michel Butore, Alain Bosquet, Gellu Naum, Ilarie Voronca, Claude Sernet ecc.
1956 Bruxelles : tiré à part de la revue Synthèses, 1956 - plaquette agrafée (15,8x24 cm), 32 pages - Edition originale tirée à 207 exemplaires : 1/200 numérotés avec un double envoi autographe signé de Francis Ponge et de René de Solier adressés à Jacques Hérold - bon état -
Essai sur la première oeuvre de Francis Ponge, "Douze petits écrits" (1926), suivi d'une bibliographie des livres et des études sur l'oeuvre du poète du "Parti pris des choses".
Bruxelles : tiré à part de la revue Synthèses, 1956 - plaquette agrafée (15,8x24 cm), 32 pages - Edition originale tirée à 207 exemplaires : 1/200 numérotés avec un double envoi autographe signé de Francis Ponge et de René de Solier adressés à Gaëtan Picon - bon état -
Essai sur la première oeuvre de Francis Ponge, "Douze petits écrits" (1926), suivi d'une bibliographie des livres et des études sur l'oeuvre du poète du "Parti pris des choses".