In Venetia, Presso Cornelio Arrivabene, 1584. Petit in-4 de [8]-214 (pour 218)-[2] pages (signature: *4; A-Z4; Aa-Dd4), demi-veau fauve, dos à nerfs, pièce de titre noire.
Orné d'une gravure figurant un échiquier, et six autres figurant les différentes pièces du jeu. Première et unique édition italienne, publiée vingt-trois ans après l'originale. "Le prêtre espagnol Ruy López de Segura compta parmi les plus forts joueurs du XVIe siècle, et peut même être considéré comme le premier "champion du monde" européen à la suite de sa victoire éphémère sur Leonardo il Puttino. Son influence fut considérable. En 1550, à Rome, il triompha de tous les joueurs en renom. Philippe II, souverain d'Espagne, qui était grand amateur d'échecs, l'invitait fréquemment à la Cour et le combla d'honneurs." Le Lionnais. Ruy López, surnommé « le père de la théorie », publie en 1561 un des premiers grands manuels de théorie et d'histoire du jeu d'échecs, le Libro de la invencion liberal y arte del juego del Axedrez qui contribuera grandement au développement du jeu en Europe par la promotion de la prise en passant qui était alors ignorée en Italie; une revue exhaustive des ouvertures pratiquées à l'époque ainsi que par la première analyse de la « partie espagnole » appelée aussi « ouverture Ruy López ». Deux cahiers brunis et mouillures. Nombreuses annotations anciennes, en français et en italien. Olschki Choix, II, 2602 " C'est la seule édition italienne de ce livre extrêmement rare"; Palau y Dulcet VII 14199; Le Lionnais, Dict. des Echecs, p.229; Brunet IV, 1472.First and only Italian edition, published twenty-three years after the first edition. "The Spanish priest Ruy López de Segura was one of the strongest chess players of the sixteenth century, and may even be considered the first European "world champion" following his short-lived victory over Leonardo Il Puttino. His influence was considerable. In 1550, in Rome, he triumphed over all the renowned players, and Philip II, ruler of Spain, who was a great amateur of chess, frequently invited him to the Court and showered him with honors". Le Lionnais. Ruy López, nicknamed "the father of the theory", published in 1561 one of the first major textbooks of theory and history of chess, the "Libro de la invencion liberal y arte del juego del Axedrez" which will contribute greatly to the development of the game in Europe by promoting the catch in passing which was then ignored in Italy; an exhaustive review of the openings practiced at the time as well as by the first analysis of the "Partie espagnole" also called "opening Ruy López". Olschki Choix, II, 2602 "This is the only Italian edition of this extremely rare book"; Palau y Dulcet VII 14199; Le Lionnais, Dict. des Echecs, p229; Brunet IV, 1472.
Nuovamente tradotto in lingua italiana da M. Gio. Domenico Tarsia. presso Cornelio Arrivabene, Venetia, 1584. In-8 p. (mm. 204x145), elegante legatura in p. pergamena coeva con cornici e decoraz. a secco ai piatti (risg. rifatti), tit. ms. al dorso (in astuccio mod.), 4 cc.nn. (frontesp. e dedica a Iacopo Boncompagni, Duca di Sora e d'Arce), 214 pp.num., 1 c.nn. (colophon); al frontesp. marca tipografica (figura alata di anziano che attinge da un pozzo con una ciotola. Motto: Pria che le labbra bagnerai la fronte), ornato da grandi capilettera figur. a vignetta inc. su legno e con 7 piccole ill. nel t. che raffigurano una scacchiera e vari pezzi, pure xilografati. In questo celeberrimo manuale l'A. narra l'origine degli scacchi, spiega le regole del gioco (che corrispondono quasi completamente a quelle che conosciamo), dando per la prima volta un quadro completo delle aperture allora note."Rarissima prima traduzione italiana" e seconda edizione (la prima è di Alcalà, 1561) di questo fondamentale trattato sugli scacchi del monaco spagnolo Ruy Lopez de Sigura (Zafra, 1530 Madrid, 1580), uno dei primi grandi giocatori di scacchi e consigliere e confessore del re Filippo II.Nel 1560 si recò a Roma per alcuni impegni legati alla sua condizione di ecclesiastico e nella capitale dei papi ebbe occasione di sfidare alcuni dei più forti scacchisti italiani, tra cui Leonardo da Cutro, il celeberrimo "puttino", all'epoca accreditato come uno dei più forti del mondo. López non disponeva soltanto di un'eccellente conoscenza teorica, anche nella pratica la sua forza di gioco era enorme. Vincendo infatti l'importante sfida contro Leonardo da Cutro, venne riconosciuto dai contemporanei come una sorta di campione del mondo ante litteram..Leonardo ebbe modo di prendersi la sua rivincita nell'agosto del 1575, quando Filippo II invitò a un torneo, presso la sua corte, i migliori scacchisti provenienti dai territori governati dalla corona spagnola (e, quindi, di buona parte delle penisole iberica e italiana): oltre agli stessi López e Leonardo, presero parte all'agone il siracusano Paolo Boi e Alfonso Cerón di Granada. La competizione è a tutti gli effetti il primo torneo magistrale della storia di cui ci sia giunta notizia. Il torneo fu vinto da Leonardo che ricevette un premio in denaro e l'esenzione dalle tasse della sua città (Cutro) per i successivi vent'anni, ma soprattutto ottenne la fama di essere il più forte giocatore al mondo.López perse la sfida diretta contro Leonardo per 2 a 3, patendo la rimonta dell'italiano dopo avere vinto le prime due partite, e dovette cedere le armi anche a Boi. La prevalenza degli italiani fu così completa, e lo scettro degli scacchi passò definitivamente dalla Spagna all'Italia.Cfr. Palau,IV, p.273 - Choix de Olschki,II,2602: C'est la seule édition italienne de ce livre extremement rare - Chicco /Sanvito Lineamenti di una Bibl. Italiana degli scacchi,493: Alcuni esempl. portano nel titolo del cap. 7, p. 133, la parola gomito anzichè gobito e presentano anche alcune anomalie di impaginazione (come il ns.).Solo qualche carta con uniformi arross., frontesp. restaurato, ma certamente un buon esemplare.