Tratto nuovamente da un codice magliabechiano. Tipogr. di Giulio Ferrario, Milano, 1829. In-8 p. (mm. 226x146), bross. orig. (antiche scritte al piatto poster.), astuccio mod., pp. XX,162,(2 di Errata), con bella grande vignetta sul gioco degli scacchi al frontespizio e 14 pregevoli ed interessanti xilografie nel t. (1 ripete la vignetta del frontesp.) - stampate su carta Cina - che riproducono le figure della rarissima edizione fiorentina pubblicata da Antonio Miscomini nel 1493, la prima in volgare italiano. Il libro inizia con il racconto dell'invenzione del gioco, ideato da un filosofo per convincere un re ad evitare l'ozi e apprendere in pari tempo a vivere con saggezza e virt. I pezzi del gioco vengono descritti come se si trattasse di vere e proprie persone: il Re, la Regina, gli Alfieri, i Cavalieri, i Rocchi, cio i vicari del re. Ogni pedone un popolare, e rappresenta una categoria di lavoratori.. Probabilmente nessun altro trattato medioevale ebbe la straordinaria fortuna che accompagn per almeno tre secoli quello di fra Jacopo (sec. XIII-XIV). Cos Chicco - Rosino Storia degli scacchi in Italia, pp. 25-30.Cfr. Gamba,342 - Choix de Olschki,II,2575.Fresco esemplare con barbe, ben conservato di questa rara e pregiata edizione.