Alla quale oltre all'essere stati dall'istesso Autore rivisti, meglio ordinati, e di diversi disegni, e discorsi arricchiti i primi quattro libri per l'adietro stampati, Sono aggiunti di più il Quinto, Sesto, Settimo, e Ottavo libro. Paolo Manuzio, Venetia, 1567. In 4 gr. (mm. 343x245), p. pergamena coeva (risg. rifatti), titolo manoscritto al dorso, 2 cc.nn. (bel frontespizio in cornice architettonica xilografica e la dedica che, in questa seconda edizione, è indirizzata a Francesco de' Medici, Principe di Fiorenza e di Siena), 196 pp. num., 4 cc.nn. (Tavola di quanto nelli otto libri), con numerose figure architettoniche inc. su legno nel testo, anche a piena pagina. "Seconda edizione" ma "prima completa degli otto libri", con significative aggiunte apportate ai primi quattro libri (già editi a Venezia nel 1554, sempre da Aldo): Nel quinto si tratta di quel che s'aspetta all'ornato per le fabbriche. Nel sesto si mostrano le buone qualità dell'acque per l'uso del vivere; e cosi similmente dell'acque de i bagni, con alcuni loro disegni. Nel settimo s'adducono quelle cose di Geometria, & de gli elementi suoi, che piu all'Architetto faccino di bisogno: con un nuovo, & facil modo di pigliare in propria forma qualunque fabbrica, sito, o luogo. Nell'ottavo s'insegna a operar praticamente nelle cose di Prospettiva, cominciando da i primi principii, & elementi di quella.Cfr. Renouard, p. 203, n. 6 - Riccardi,I,319 - Fowler,83 - Brunet,I,1654 - Berlin Katalog,2577 - Cicognara,469: Opera bene concepita, e di bella esecuzione colle tavole di purgato disegno. La prima edizione fu intitolata ad Enea Piccolomini - Schlosser-Magnino, pp. 405 e 418. Pietro Cataneo (Cattaneo) (primissimi anni del sec. XVI - intorno al 1569 ?), artista senese, figlio di Giacomo, il quale, benché attivo come architetto militare nella Maremma senese, è soprattutto noto come autore di trattati. Si formò nell'ambito della tradizione rinascimentale instaurata a Siena da Francesco di Giorgio Martini e in rapporto diretto con B. Peruzzi, dei quali dovette conoscere idee e disegni. Oltre che con D. Beccafumi, dal quale secondo alcuni imparò il disegno, ebbe relazioni con i due maggiori architetti del Cinquecento senese: Anton Maria Lari detto il Tozzo e Bartolomeo Neroni detto il Riccio. E intorno alla metà del secolo, divenne uno dei principali esponenti della cultura architettonica della sua città. Scarsamente nota e studiata - e forse anche poco significativa - è la sua attività di architetto civile. Mentre è in prevalenza documentata la sua attività di architetto militare al servizio della Repubblica senese, attività che lo tenne occupato, con sospensioni dovute probabilmente alle vicende politiche, nelle zone della Maremma minacciate dalle incursioni saracene, per circa un decennio, almeno fino al 1552.In questi stessi anni il C. doveva essere occupato alla redazione de I quattro primi libri di architettura che furono pubblicati nel 1554 (Vinegia, in casa de' figliuoli di Aldo). Nel trattato, che è in parte frutto dell'esperienza di questi anni nel campo dell'architettura militare, il C. ricorda le fortificazioni di Orbetello "il quale hoggi si truova occupato da Spagnuoli". Nel 1567 fu pubblicata a Venezia l'ediz. accresciuta del suo trattato.La fama del C. è tutta affidata al trattato di architettura, che è un documento di notevole importanza nella letteratura architettonica del Cinquecento, segnando il passaggio da trattati sul tipo di quello del Serlio - e con quest'ultimo contribuendo a diffondere idee rinascimentali sull'architettura e sulla città derivate dal Peruzzi e, prima, da Francesco di Giorgio - a trattati sul tipo di quelli di G. Vasari il Giovane, di B. Ammannati e, per certi aspetti di quello di G. B. Montano.L'edizione del 1567, accresciuta di alcune significative aggiunte nei primi quattro libri (come cenni sulla castramentatio romana, desunti da Polibio, nel primo libro; un consistente inserto vitruviano sui templi antichi e un'accademica critica al tempietto di S. Pietro in Montorio del Bramante nel terzo libro), svolge nel libro quinto, con stretta osservanza vitruviana e con frequenti critiche al Serlio ed anche all'Alberti, l'argomento dell'ornato delle fabbriche, cioè degli ordini architettonici. E mentre il sesto libro tratta delle acque in rapporto alla città e dei moderni edifici termali, il settimo e l'ottavo svolgono rispettivamente un breve corso di geometria ed uno di prospettiva rivolti, senza troppe disquisizioni teoriche, alla pratica degli architetti. Il tono da una parte accentuatamente libresco e accademico, dall'altra essenzialmente pratico, senza possibilità di sintesi tra i due atteggiamenti, indica in questa seconda edizione il diverso clima culturale stabilitosi nella seconda metà del secolo ed è il frutto di studi nel campo della letteratura architettonica, della geometria e della matematica che probabilmente impegnarono il C. nei suoi ultimi anni (come matematico, il C. aveva già scritto le Pratiche delle due prime mathematiche., stampate da N. Bascarini a Venezia nel 1546) (Cfr. DBI vol. 22°).Margine esterno delle prime 2 cc. rifatto; restauro al margine inferiore di 4 cc. (da p. 137 a p. 144), lieviss. fioriture marginali sulle ultime 4 cc., lievi e uniformi arrossature soltanto su 3 cc., altrimenti bell'esemplare.
Con tre avisi del modo del marchiare; in modo di dialogo. appresso Fr. et P.M. de' Marchetti F.lli (ma Vincenzo Sabbo), Brescia, 1571. In-8 p. (mm. 200x147), p. pergamena coeva, tit. ms. al dorso, 4 cc.nn., 30 cc. num., 1 c.nn. (colophon), con 3 carte in fine, più volte ripieg. (comprese nella numerazione delle pagg.); illustrato nel t. da numerose xilografie che raffigurano schemi di schieramenti; marca tipografica dei Marchetti al frontespizio (ancora accollata da un delfino); bella testata alla dedica con lo stemma araldico del Conte Ottavio Brembato cui è dedicata l'opera; ornato da pregevoli fregi e due grandi capilettera figurati a vignetta, inc. su legno. Cfr. Le Cinquecentine della Biblioteca Militare Centrale di Roma, p. 43: Girolamo Cataneo Novarese: Al servizio di Carlo V verso la metà del secolo XVI come capitano, partecipò ai lavori di fortificazione di Sabbioneta, Mantova e Legnago. Rinomato scrittore, pubblicò molte opere apprezzate da lettori e tecnici. E' ritenuto l'inventore delle piazze d'armi a salienti e rientranti.Cfr. anche Parenti,143 - Riccardi,I,pp. 515-516: Raro - Manca all'Adams.Otto carte uniformemente arross., qualche alone, ma complessivam. buon esemplare. .
per Vincenzo di Sabbio, ad instantia di Tomaso Bozzola, Brescia, 1567. In-8 p. (mm. 207x145), brossura muta mod., 3 cc.nn., 29 cc.num., frontespizio ornato da bella marca tipografica xilografata (in cornice figurata: un grifone di profilo sostenente con l'artiglio una tavola alla quale è sospeso con catena un globo alato, simbolo del mondo) e, al verso, stemma del Conte Aloigi Avogadro cui è dedicata l'opera; ornato da grandi capilettera figurati a vignetta; tavole numeriche nel t.Piani per una battaglia con li suoi armati di corsaletti, da cento fin à ventimilia huomini. Et appresso un facilissimo, et approvato modo di armarla di archibugieri & di ale di cavalleria secondo l'uso moderno. Di nuovo aggionte, et largamente ampliate, tanto nella dichiaratione, come in esse tavole, dal medesimo auttore. "Seconda edizione" (la prima è del 1563) di questa importante opera del novarese Cataneo (m. ca. 1584).Cfr. Riccardi,I,315: Le tavole numeriche contenutevi per disporre gli uomini in battaglia sono da annoverarsi fra le più esatte ed estese su questa materia - Choix de Olschki,VII,10057.Esemplare con aloni.
appresso Pietro Maria Marchetti, Brescia, 1608. In-8 p. (mm. 209x148), brossura muta mod., 2 cc.nn., 34 cc.num., marca tipografica al frontespizio. Di quest'opera, completa in 5 libri, offriamo solo il Libro V De gli avvertimenti & essamini intorno a quelle cose che richiedon a un Bombardiero, così circa all'artiglieria, come anco à fuochi arteficiati. "Seconda edizione".Cfr. Riccardi,I,313 che cita anche la prima ediz. del 1584, e precisa: quest'opera fu poi tradotta in lingua francese e in latino.Ben conservato.
Médiaspaul broché Bristol illustré Paris 2002 191 pages en format -8
Très Bon État
CATANEO, Calimero ( ) - Guido FERRARI ( ) - Collegio di BRERA ( Milano - Societa Jesu ) :
Reference : 40043
"7. Mediolani ( Milano ) , Typis Marellianis, 1772, in-4°, lv pp + (32) nn pp with 6 full page engravings (signed Jac. Mercorus). Re-bound in modern half leather, gilt title on smooth spine. Edges painted red. Nice crisp interior. The six full page engravings represent members of the Austrian imperial family as they were depicted at the Brera College (Collegio Braidensis ) to celebrate the marriage of Maria Beatrice Ricciarda d' Este (1750 - 1829) with Ferdinand of Austria (1754 - 1806), which took place in Milan 15th October 1771. According notes on pp. 326 of '' Teatri di Formazione ; actio, parola e immagine nella scena gesuitica del Sei-Settecento a Milano'' author Giovanna Zanlonghi, published in 2002 (Vita e Pensiero) the first part of the publication - the oratio- was written by Calimero Cataneo and pronounced at the College on Jan. 29th 1772. The last part of the book - with the illustrations- '' Inscriptiones ac Tabulae...'' were written by Guido Ferrari. See also De Backer -Sommervogel Vol. II col. 890."
DE VECCHI. 2000. In-8. Relié. Bon état, Couv. convenable, Dos satisfaisant, Intérieur frais. 142 pages augmentées de nombreuses illustrations en couleurs in et hors texte.. . . . Classification Dewey : 636.7-Chiens
Classification Dewey : 636.7-Chiens