Editio novissima, mendis omnibus expurgata cum Indice locupletissimo. Venetiis, 1764. In-8 gr. (mm. 246x166), p. pergamena coeva, fregi e tit. oro su tassello al dorso, tagli a spruzzo rossi, pp. (4),VII,448, compresi la bella antiporta allegorica e il frontespizio (con vedutina di Firenze), incisi in rame. Cfr. Lozzi,I, p. 305 - Moreni,I, pp. 180-181 (in nota all'edizione del 1562, pubblicata a Lione dagli eredi di G. Giunti): L'Autore di questa Istoria, che principia dal 1380, in circa al 1492, nella lunga prefazione al Capponi confuta le maldicenze del Giovio contro i Fiorentini tacciandolo di laida venalit, e di menzogna, non che di parzialit. Ma questo spirito di partito traspare pi che non converrebbe a saggio, ed accorto Scrittore, nel Bruto medesimo, il quale in questa sua per altro pregevole Istoria fra quante se ne contano dopo ristorati gli studj, ad ogni modo vi morde acremente la Casa de' Medici con maniere troppo forti..; questi a tale oggetto fecero perire tutti quegli esemplari, che di tal Istoria loro giunsero alle mani; perci divenuta rarissima, dopo le molte potette con eleganza tipografica ristamparsi pi corretta a Venezia nel 1764" - Platneriana,136.Gian Michele Bruto (1517-1592), umanista e storico veneziano. Prima sacerdote, poi dispensato dagli ordini, infine, forse, domenicano. Viaggi quasi tutta l'Europa. In Transilvania il principe Stefano Bthory gli dette l'incarico di scrivere la storia d'Ungheria; eletto il Bthory re di Polonia, il B. lo segu; alla morte di lui pass a Praga e fu nominato dall'imperatore Rodolfo II storico ufficiale. Oltre alla Historia hungarica (dal 1490 al 1552; pubbl. solo nel 1863-76), ricordiamo Florentinae historiae libri octo' (1562), di tendenza antimedicea, cos Diz. Treccani,II, p. 522. Esemplare ben conservato.