Mimesis, Il caffé dei filosofi, 2008, 154 pp., brossura editore, ottimo stato.
Viaggiare è tipico della natura umana. E, infatti, gli uomini di ogni epoca, età, generazione, cultura e religione hanno sempre viaggiato: allinizio per procurarsi del cibo, in seguito spinti dalla curiosità, dal bisogno, dalla cupidigia o, semplicemente, da un inestinguibile desiderio di conoscere. Il che li ha resi più saggi, più capaci di comprendere il mondo e di coglierlo per quello che è: senza falsità, ideologie, dogmi, illusioni o inutili speranze. In questo senso, il viaggio possiede un contenuto filosofico: indipendentemente dalle mete cui guarda. Ciò lo rende la metafora di un itinerario di cui come per la propria vita ben poco si sa e si può sapere. Si potrebbe, di conseguenza, azzardare che per viaggiare veramente bisogna essere filosofi. E che i viaggi, reali e metaforici, che i filosofi hanno intrapreso e che noi faremo con loro assurgono a prototipi dei viaggi che in tutte le epoche gli uomini hanno compiuto, seguendo come lUlisse dantesco virtute e conoscenza. In questa accezione il famoso interrogativo filosofico chi sono?, da dove vengo? e dove vado? può essere quello di uno spaesato viaggiatore che non sapendo da dove viene e dove va, non sa più neppure chi è.Claudio Bonvecchio è professore ordinario di Filosofia delle Scienze Sociali, presidente del Consiglio del corso di studi in Scienze della Comunicazione, coordinatore del dottorato in Filosofia delle Scienze Sociali e Comunicazione Simbolica e vice direttore del dipartimento di Informatica e Comunicazione allUniversità degli Studi dellInsubria (Varese). Dal maggio 2005, presso la stessa istituzione, è membro del Consiglio Scientifico del Centro Speciale sulla Simbolica Politica e delle Forme Culturali. È inoltre membro del comitato scientifico del Centro di Studi Internazionale sul Simbolico dellUniversità degli Studi di Messina e direttore scientifico della rivista Metabasis. Oltre alle numerose pubblicazioni per Mimesis è, insieme a Elio Jucci, direttore della collana Abraxas di Studi Gnostici.
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