Ossia la fiaba delle fiabe. Tradotta dall'antico dialetto napoletano e corredata di note storiche da Benedetto Croce. Laterza, Bari, 1925. In-8 p., 2 voll., brossura editoriale, pp. XXXII,294; (4),356; con ritratto dell'A. Ben conservati.
Reference : 53118
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Selected and edited by E.F. Strange. Illustrated by Warwick Goble. Macmillan and Co., London, 1911. In-4 p. (mm. 283x213), p. pergamena coeva (picc. spacco a una cerniera), sottile cornice dorata ai piatti, filetti e tit. oro su dorso a cordoni, pp. XII,303, superbamente illustrato da 32 tavole a colori di Warwick Goble, applicate su cartoncino e protette da velina con didascalia, una per ogni novella. L'artista inglese Goble (1862-1943) si era specializzato ad illustrare leggende giapponesi e indiane e, nelle composizioni per il Pentamerone, è evidente il suo interesse per lo stile giapponese. Questa versione inglese segue la traduzione di John Edward Taylor, pubblicata nel 1847.L'opera del napoletano Basile (1575-1632) "Lo cunto de li cunti", pubblicata postuma nel 1634-36, in edizioni posteriori ebbe il sottotitolo di Pentamerone, secondo il tradizionale schema delle raccolte di novelle orientali, come le Mille e una notte. Questo suo capolavoro è una raccolta di 50 fiabe popolari, rielaborate artisticamente e permeate del suo spirito colto e spregiudicato e, a un tempo, ingenuo e appassionato, tendente alla malinconia e al pessimismo. Parecchie delle sue favole ebbero imitatori come Perrault e i fratelli Grimm. Così Diz. Opere Bompiani,II, p.537.Pregiata edizione di lusso in tiratura di soli 150 esemplari, su carta distinta. Il ns., con qualche traccia d'uso e due carte restaur. per strappo, è complessivam. ben conservato.