Doctrines, archéologie, beaux-arts, ethnographie. Magazine illustré paraissant dix fois par an. Secrétaire général: Georges Bataille. Paris, 1929-1930. In 8 gr., 2 voll., mz. pergamena con ang., fregi e titolo oro su tassello al dorso, pp. 391,(9) + 7 Supplementi in lingua inglese; pp. 440,(8),55,(9); riccamente illustrati in bianco e nero nel testo (foto e riproduzioni). Offriamo tutto il pubblicato in 15 fascicoli, dal n. 1 al n. 7 dellAnno I (aprile-dicembre 1929) e dal n. 1 al n. 8 dellAnno II (gennaio-ottobre 1930), della leggendaria rivista lanciata da Georges Bataille. Testi di: Babelon, Baron, Bataille, Carpentier, Dandieu, Desnos, Carl Einstein, Jacques Prévert, Raymond Queneau, Zdenko Reich, Paul Rivet, Georges Ribemont-Dssaisignes, Georges-Henri Rivière, André Schaeffner, Roger Vitrac, e numerosi altri. Contributi grafici di: Hans Arp, Constantin Brancusi, Giorgio de Chirico, Alberto Giacometti, Juan Gris, Henri Laurens, Fernand Léger, André Masson, Joan Miró, Pablo Picasso, Joseph Sima, ecc. Numerosissime le fotografie etnografiche (maschere, pietre, esseri umani, ecc.), nonché foto di Jacques-André Boiffard (le più famose, in particolare la serie degli alluci) e di Éli Lotar (i due fotografi ufficiali della rivista), ma anche Karl Blossfeldt , etc., etc. Un numero speciale Omaggio a Picasso (n. 3 del 1930). Georges Bataille, scrittore e filosofo francese (Billom, Puy-de-Dôme, 1897 - Parigi 1962). Intellettuale di vasti interessi, attratto dal cattolicesimo per un breve periodo, collaborò alla rivista La critique sociale (1931-34) e animò con A. Breton il gruppo antifascista Contre-Attaque (1935-36). Fu tra i fondatori del Collège de sociologie (1937-39); diresse le riviste Documents (1929-30), Acéphale (1936-37) e Critique, da lui creata (1946-62); scrisse saggi, poesie e romanzi erotici.Documents era una rivista d'arte surrealista diretta da Georges Bataille. Pubblicata a Parigi tra l'aprile 1929 e il gennaio 1931, uscì per 15 numeri, ognuno dei quali conteneva un'ampia gamma di scritti originali e fotografie. Fu fondata dal filosofo francese Georges Bataille (segretario generale) assieme a Carl Einstein (direttore) e Georges Henri Rivière (fondatore del Musée national des arts et traditions populaires, da lui diretto dal 1937 al 1967). Il titolo della rivista fu proposto da Bataille: Pierre d'Espezel gli scrisse: "Il titolo scelto è giustificato quasi solo dal fatto che fornisce documenti sul vostro stato d'animo; che è molto, ma non è abbastanza". Comunque non fu cambiato. Bataille la considerava una "macchina da guerra contro le idee già pronte".Bataille, che era stato alla École des chartes, diede alla raccolta del materiale una direzione nuova: tutti gli elementi contribuiscono a connessioni di pensiero inaspettate: fotografie a volte sorprendenti, taccuini e pagine sparse (di Ingres, Delacroix, Seurat), riproduzioni (di Picasso, Matisse, Gaston-Louis Roux, ecc.) e molte storie e fotografie etnografiche, ma anche scritti di jazz, numismatica, archeologia ecc.Vi si trovano opere di Michel Leiris (da un certo punto segretario di redazione), André Masson, Joan Miró, Duke Ellington, Robert Desnos, Henri-Charles Puech, Eli Lotar, Fernand Léger, Juan Gris, Jacques-André Boiffard, Simon Arbellot, André Schaeffner, Marcel Griaule, Georges Monnet e altri.Nonostante il lancio promettesse di offrire al lettore un'antologia di documenti tra i "più caratteristici e sinceri sulla vita umana" e di fornire un'analisi dei "fatti più inquietanti", indagati con "metodi talvolta assurdi" per ottenere risultati imprevedibili e giammai conformi alle piatte "regole della bienséance", il sommario dei contenuti dei primi tre numeri di Documents il cui sottotitolo fino al quarto numero era composto dalle voci doctrines, archéologie, beaux-arts, ethnographie non presentava, apparentemente, particolari sorprese. Per cogliere il carattere violentemente polemico e intrinsecamente interdisciplinare di Documents, secondo cui i diversi contributi avrebbero dovuto eccedere sin dal principio il ristretto ambito della rivista d'arte, occorre attendere il quarto numero apparso nel settembre del 1929 e segnato dalla sostituzione della voce doctrines con quella di variétés , a partire dal quale sarà sempre più evidente la pratica del montaggio conflittuale adottata da Bataille per l'intera struttura della rivista.La rivista si concentrava su una serie di tradizioni culturali, che abbracciavano le discipline della poesia, della sociologia, della fotografia, della scultura, della musica, dell'archeologia e della pittura. Era supervisionata dallo scrittore-filosofo Georges Bataille, che divenne sempre più la sua unica figura guida man mano che i numeri progredivano. Principalmente attraverso le pagine di questa rivista, Bataille sfidava con forza i principi del Surrealismo sposati da André Breton a favore di un modello alternativo, in cui l'umanità poteva abbracciare l'informe, il sordido, lo scartato e il trascurato. A tal fine, presentava articoli e immagini i cui soggetti spaziavano dai mattatoi alle arti tribali non occidentali. Ogni numero includeva anche una serie di voci di "dizionario" che trattavano oggetti e concetti disparati e spesso banali con precisione scientifica.Mancano le copertine di tutti i numeri. Collezione molto ben conservata..
Reference : 156308
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