Opera del Sig. Marchese Beccaria di Milano, ridotta a miglior ordine, e corredata di note critiche dal Sig. Avvocato Massa di Mentone. appresso La Societ Tipografica, Monaco (Nizza), (1784). In-16 p. (mm. 153x91), 2 volumi in 1 tomo, mz. pelle coeva con ang. (lievi abras.), titolo oro al dorso (piccole manc. anche alle cuffie), pp. XXXII,210,(6); (2),174. L'opera cos composta: - Volume I: frontespizio con vignetta xilografata; Prefazione anonima (di Ruffino Massa); A chi legge di Beccaria; testo del "Dei delitti e delle pene" diviso in 47 capitoli, ma con varie trasposizioni fra l'uno e l'altro capo dell'originale, introdotte di suo arbitrio dal Massa ed elencate da lui alle pp. XX-XXXII della Prefazione; Tavola de' capitoli della presente edizione e Tavola de' capitoli dell'edizione originale (la paginazione di quest'ultimo indice corrisponde all'edizione Harlem, 1766, stampata a Livorno dal Coltellini).- Volume II: "Risposta ad uno scritto che s'intitola: Note ed Osservazioni sul libro Dei delitti e delle pene'", Monaco (1784); frontespizio con vignetta xilografata; A chi legge (avvertimento anonimo del Massa sul contenuto del vol. II); Variazioni e giunte da farsi alle Note critiche; Risposta ad uno scritto che s'intitola Note ed osservazioni.. (cio la replica di Pietro e Alessandro Verri contro il Facchinei); Commentario sopra il libro Dei delitti e delle pene' del Sig. di Voltaire. Cos Firpo Ediz. Naz. Opere di Beccaria,I, n. 21, p. 597.Alone per lo pi margin. su una decina di carte, ma complessivam. esemplare ben conservato.
Reference : 139473
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s.e. 1767. In-16 p. (mm. 167x103), p. pergamena coeva, titolo oro su tassello al dorso, tagli rossi, pp. 124. Rarissima "prima edizione" della traduzione italiana del Commento all'opera di Beccaria, realizzato da Voltaire con il titolo Commentaire sur le livre des delits et des peines par un avocat de province, con la sola data del 1766.Questo scritto, che sub lo stesso destino del libro Dei delitti e delle pene finendo all'Indice, riscosse un grande successo, tanto da essere ampliato e ristampato per cinque volte nel corso del 1767.Cfr. Firpo Ediz. Nazionale opere di C. Beccaria,I, p. 496: L'edizione italiana del 1767, ancor priva delle piccole agiunte della seconda' ginevrina ed espressamente attribuita a Voltaire, sembra davvero aver preso a modello la stampa pirata del De Felice. Si tratta di un volumetto di 124 pagine, impresso su una carta vergata priva di filigrana, deserto di note tipografiche e d'ogni altro contrassegno, fregio o carattere fuor del comune, che consentano di identificarne il luogo di stampa. Un'assegnazione a Milano (o forse a Lugano?) del tutto plausibile. Risg. anter. restaur.; solo lieve uniforme ingiallitura su alc. carte, altrimenti esemplare ben conservato.
Reference : 153641
dalla Reale Stamperia, Milano, 1811. In-8 p. (mm. 211x127), 4 voll. in 1, mz. pelle coeva, filetti e titolo oro su tassello al dorso, pp. (6),162; (6),250; (6),175; 138. Edizione conforme all'originale del Bollettino delle leggi, colla versione dei Motivi degli Oratori del Consiglio di Stato dell'Impero francese e della Commissione del Corpo legislativo, collocati per ordine di materie. Aggiuntovi il confronto colle Leggi romane e con alcune ordinanze, dichiarazioni e leggi della Francia, l'Appendice al Codice di procedura penale con osservazioni, l'Indice ragionato del Codice penale. Rara edizione. Alc. fioriture intercalate nel testo, ma complessivamente esemplare ben conservato.
Edizione novissima di nuovo corretta, ed accresciuta. Coi commenti del Voltaire. Confutazioni ed altri opuscoli interessanti di vari autori. appresso Rinaldo Benvenuti, Venezia, 1781. In-8 p. (mm. 200x130), 2 voll. in 1, mz. pelle coeva (dorso restaurato), fregi e titolo oro al dorso, pp. (2),XVI,269,(3) ("mancano" le pp. 127/128); (2),247; con due belle antiporte figurate e frontespizi inc. in rame.<br>Edizione non comune di uno dei testi fondamentali dell'illuminismo italiano ed europeo.. Il suo manoscritto fu inviato a Aubert, della stamperia Coltellini, a Livorno, il 12 apr. 1764. Nel luglio cominciarono a circolare i primi esemplari.. A Venezia il libro si diffuse subito nel vivace ambiente culturale ma, scambiato per una provocazione politica del partito antioligarchico di A. Querini, fu duramente proibito da un decreto degli Inquisitori di Stato (27 agos. 1764); dissipato l'equivoco, la sua diffusione and aumentando fino all'edizione veneziana del 1781, seguita da altre due remondiniane di Bassano (1789 e 1797). Cosi' Diz. Biograf. degli Italiani,VII, p. 460/462.<br>L'opera ebbe enorme fortuna in tutta Europa ed in particolare in Francia, dove incontr l'apprezzamento entusiastico dei filosofi dell'Encyclopdie e di Voltaire (che in questa ediz. lo commenta). La ns. ediz. manca alle principali bibliografie. Lievi fioriture, perlopi marginali, altrimenti esemplare ben conservato..
.- Londra. Presso la Società dei Filosofi. 1774. In-12 (115 x 174mm) pleine basane scarifiée, dos lisse entièrement orné, pièce de titre maroquin rouge, gardes peignées, tranches rouges (reliure de l'époque), 1f., XV, 167 pages. Saisissante gravure allégorique en frontispice montrant un guerrier armé d'un sabre tendant 3 têtes humaines coupées à un personnage féminin casqué qui tend les bras et détourne la tête en signe de rejet, vignette sur le titre. Dos très abîmé, mors du 1er plat fendu, reliure en état moyen, très bon état intérieur. Rare.
Le traité des délits et des peines apparut comme l'application de la philosophie française, du rationalisme français à la législation pénale; il invoquait contre la tradition juridique la raison et le sentiment; il traduisait éloquemment les protestations de la conscience publique contre la procédure secrète, le serment imposé aux accusés, la torture, la confiscation, les peines infamantes, l'inégalité devant le châtiment, l'atrocité des supplices; il séparait nettement la justice divine de la justice humaine, les délits des péchés, répudiait le droit à la vengeance, assignait au droit de punir l'utilité générale, déclarait la peine de mort inutile,... Larousse XIX°.