apud Antonium Vincentium, Lugduni, 1544. In-4 (mm. 323x225), 4 parti in 1 volume, p. pergamena antica (fori di tarlo, dorso rifatto, nuovi risg.), 6 cc.nn., 270 cc.num.; 164 cc.num.; 63 cc.num., 1 c.nn.; 46 cc.nn. (di Indice); frontespizio in rosso e nero con marca tipografica xilografata (mano con serpente avvolto sul braccio che regge un candeliere; rami di alloro ed ulivo sui lati; alla sommità occhio umano. Motto: Vincenti), ornato da grandi e bei capilettera figurati a vignetta pure inc. su legno, testo su due colonne. L'opera è divisa in quattro parti (incluso il copiosissimo Indice), ciascuna con il proprio frontespizio; in fine di ogni parte è pure xilografata una grande immagine che raffigura S. Pietro (con le chiavi in mano) e S. Paolo che reggono un drappo con impresso il volto di Cristo. Titolo dell'opera: Repetitio capituli, Raynutius de testamentis Guilielmi Benedicti : habes, lector benevole, repetitionem illam doctissimam Guilielmi Benedicti, Iuris tam Pontficij quam Caesarei Doctoris celeberrimi, nunc iam quartò editam, suis, quantum fieri potuit, mendis repurgatam : praepositisque (quod hactenus neglectum erat) cuique sectioni cuiusdam Doctoris Iurisprudentiae eruditissimi Summarijs : Cui praeterea superaddita est Pars Tertia hactenus non visa, cum varijs variarum rerum eiusdem authoris Tractatibus, nunc primum in Iuris utriusque studiosorum.. excusis : Quorum vt labores subleuaremus, materiarum omnium Indicem locupletissimum ad calcem totius operis apposuimus.Editori sono Denis de Harsy e Antoine Vincent; collaboratori dell'autore Guillaume Benoit: Claude Feydeau - Claude de Tourveon - Joachim Dreux. L'opera è dedicata a Claudio Torveone dall'editore Vincent. La prima parte prende avvio con il Privilegio del 3 gennaio 1543 per A. Vincent; la seconda contiene l' albero delle sostituzioni e, al verso della carta 2, grande vignetta con il ritratto dell'Autore circondato da vari personaggi; anche la terza parte porta il ritratto dell'A., sia al recto della carta 2 che della carta 23; la quarta il Privilegio al verso del frontesp. La decretale "Raynutius" conserva la memoria di una decisione presa da Innocenzo III su un problema di successioni estremamente complesso. Guillaume Benoit (1455-1516) consacrò ben 16 anni (mentre insegnava diritto canonico all'università di Cahors) alla lettura della lettera decretale "Raynutius", facendone un commento letterale, una parola dopo l'altra. E' così che nacque la sua opera Repetitio capituli, Raynutius de testamentis.., che fu terminata nella parte essenziale nel 1492-1493, ma alla quale il Benoit continuò a fare aggiunte, fino alla morte. On tremble à l'idée de ce que serait l'oeuvre de Guillaume Benoit s'il avait eu le loisir d'expliquer les cinquante lignes de la décrétale $Raynutius". Car, pour dire le vrai, il n'a pas pu dépasser la onzième ligne. On apprendra donc sans surprise que Guillaume Benoit a été le roi de la digression. Mais ses digressions ne sont pas frivoles. Le professeur étouffait dans le cadre trop scolaire de la repetitio. Il le débordait constamment en esquissant de petits traités en rapport plus ou moins lache avec les mots de sa décrétale, et il a fini par aborder tous les sujets qui intéressaient, de son temps, le droit civil et le droit canon. Così Comptes rendus des séances de l'Académie des Inscriptions et Belles-Lettres / Année 2003, pp. 1676-1682.Con uniformi arross. e fiorit. intercalate nel t. ma complessivamente buon esemplare.
Reference : 132105
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