(Riproduzione di stampa d'epoca). presso l'Editore Antonio Vallardi, Milano, 1880 ca. (ma 2010) Cm 68x83, riproduzione di una bella carta di Milano comprensiva dei Corpi Santi.Il territorio spazia da Sesto San Giovanni a nord a Quinto De' Stampi a sud.Nella carta già compare l'attraversamento ferroviario dell'attuale Corso Buenos Aires.In ottimo stato (nice copy).
Reference : 106371
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Milano : Mazzotta, 1997 - Grand format souple broché sous couverture illustrée en couleurs, 109 pages sur papier couché abondamment illustrées en noir et en couleurs - bon état -
Delineate ed incise in rame dagli Architetti Pisoni Angelo, Amati Marco e Costantino Giani, coll'assistenza del P.A.C.A. coi tipi di Luigi di Giacomo Pirola, Milano, 1834. In-8 gr. (mm. 266x187), brossura originale (dorso rifatto; lievi fioriture), pp. XIX, con 5 tavole fuori testo, di cui 1 ripiegata, incise in rame sui disegni di Carlo Amati: Scenografia della Piazza e del Tempio di S. Carlo lungo la nuova Corsia de' Servi in Milano - Planimetria della nuova Corsia de' Servi - Iconografia della nuova Piazza e Tempio di S. Carlo - Sciografia (sezione) del Tempio e fianco della Piazza - Scenografia interna del Tempio di S. Carlo. "Rara prima edizione". Cfr. Predari, p. 448 - Arrigoni Milano nelle vecchie stampe, I,178. Carlo Amati (1776-1852), architetto e scrittore d'arte, nato a Monza. Studiò in gioventù lettere e filosofia, prima al seminario monzese, poi a Milano col Soave e col Parini. All'Accademia di Brera ebbe maestri Giocondo Albertolli, Leopoldo Pollak, Giuseppe Zanoia, e in seguito v'insegnò architettura, prima col titolo di aggiunto, poi di professore, a partire dal 1797. Nel 1805 Napoleone commetteva al Pollak i disegni per il compimento della facciata e dei fianchi del Duomo di Milano; nel 1806 ne affidava l'incarico all'A. in unione coll'abate Zanoia. Risultato di tale collaborazione fu la fronte attuale della cattedrale milanese, che, severamente giudicata, ha per lo meno il merito di aver conservate le porte del Pellegrini e il basamento secentesco. L'A. costruì poi, fra l'altro, la chiesa di Casate Nuovo in Brianza, la facciata della chiesa di Brivio; ma l'opera sua di gran lunga più importante è la chiesa di S. Carlo (1836) in Milano, derivazione neoclassica dal Pantheon. La piazza che la precede, recinta da colonnato corinzio, è anche disegnata dall'A. e se ne ammira l'imponenza, raggiunta con mezzi semplici in poco spazio. Pubblicò in tema d'architettura opere ricche di dottrina. Egli stesso incise in rame buona parte delle tavole che accompagnano le sue opere. Così Encicl. Treccani,II, p. 764.Esemplare molto ben conservato.
Quarta impressione. per Gio. Battista e Giulio Cesare Malatesta, Milano, 1643-1644. In-4 p. (mm. 297x198), 2 volumi, mz. pelle ottocentesca (restauro per spacchi a due cerniere). Volume 1°: 25 cc.nn., 370 pp.num., 1 c.b.; al frontespizio stemma del re di Spagna (segue) "Relatione di tutte le terre dello Stato di Milano che sono censite", distinte a provincia per provincia; .. con il staro di sale & sue diminutioni, per rispetto di quelle del Ducato (Provincia della città di Milano), et per rispetto delle provincie delle altre città del sudetto stato, con il cavallo di tasso, overo lire di estimo, nelle quali ciascuna di esse terre di presente si trova descritta, ecc.. Milano, Malatesta, 1644, pp.num. 60, testo su due colonne.- Volume II°: "In Materia delle Gravezze". Seconda parte. Milano, (1643), 58 cc.nn. (ultima b.; di queste 58 cc., 48 sono costituite dall'Indice), 606 pp.num.; al frontespizio grande stemma del re di Spagna, inquadrato da figure allegoriche; fregi e iniziali ornate; note marginali a stampa; dedica a Bartolomeo Aresi, Conte di Castel Lambro, consigliere segreto di S.M.. Nei preliminari versi italiani e latini. Importante opera di storia locale, in gran parte - essendo l'autore pavese - dedicata a Pavia.Cfr. Piantanida,I,843 - Predari, p. 601.Esemplare ben conservato.
Angiolo Lambertini, Milano, 1841. In folio (mm. 430x285), cartonato muto coevo (dorso con mancanze). Di questo celebrato quotidiano milanese, di 4 pagine cad. fascicolo, offriamo l'annata del 1841 - con 361 numeri (su 365) - mancano i nn. 1 - 2 - 25 - 242 (il n. 27 è doppio). Nato come Gazzetta di Milano il 1° gennaio 1816, questo importante quotidiano - voluto dalle Autorità Austriache per meglio controllare l'informazione a mezzo stampa - divenne Gazzetta privilegiata di Milano il 1° gennaio 1830 e mantenne questa testata fino al 18 marzo 1848. Dopo le 5 giornate di Milano riprese col titolo Gazzetta di Milano fino al 1875 quando terminarono le pubblicazioni.Esemplare con fioriture e arross. ma complessivamente in buono stato.
Tip. Bernardoni di C. Rebeschini e C., Milano, 1890. In-4 p. (mm. 323 x 233), brossura originale (lievi tracce d'uso), pp. 8, con 1 grande tavola topografica a colori f.t., più volte ripieg., che raffigura i viali d'accesso ai parchi di Milano e Parigi (in scala 1:8.000).Luigi Broggi (1851-1926), architetto milanese, partecipò alla sistemazione di piazza Cordusio e di via Dante (pal. del Credito Italiano, della Borsa e della Assicurazione Italia) e, con C. Nava, costruì il palazzo della Banca d'Italia e il salone dei concerti del Conservatorio G. Verdi. Insegnò a Brera, così Diz. Treccani,II,p. 501.Cfr. anche Diz. Biograf. Ital.,XIV,p. 414: Tra il 1884 e il 1890 si inserì nel dibattito sulla sistemazione della ex piazza d'Armi, proponendo una striscia verde fra il castello e l'arco della Pace, e un parco con ippodromo a S. Siro dotato di lago e di un sovrappasso sulla cintura ferroviaria, reciprocamente collegati da un viale alberato (cfr. L. B., Il nuovo parco a Milano, Milano 1890, e Il nuovo parco di Milano dell'arch. B. con tavola topografica, s.d.). Nel progetto è rappresentato il parallelismo figurativo con la soluzione parigina dal Louvre al Bois de Boulogne.Testo e tavola ben conservati.